L'adeguamento dei locali alle nuove finalità e lo studio di spazi espositivi, raffinati ed innovativi, consentono di ammirare opere esclusive di collezioni private donate alla Città da nobili famiglie reggine e da personaggi illustri, custodite per lunghi anni presso il Museo Nazionale.
Oltre ad esse, dipinti e sculture, fino ad ora esposte nei saloni di rappresentanza e nei palazzi comunali, completano la collezione formatasi attraverso lasciti e acquisti. Sarà così possibile un viaggio immaginario nell'arte pittorica meridionale: dalle celebri opere di Antonello da Messina a quelle di Luca Giordano, Lavagna Fieschi, Salfi, Jerace, Rodriguez, Covelli, dei grandi artisti reggini Cannizzaro e Benassai.
Nella sezione dedicata al '900 è custodito un pregevole quadro di Renato Guttuso dedicato al pescatori del pescespada. Collocata nel Palazzo che è sede del Teatro "Francesco Cilea", la Pinacoteca arricchisce quell'itinerario turistico-culturale immaginato all'interno del Centro Storico. Le splendide collezioni esposte vivono nel loro fulgiso splendore, in una rassegna antologica della storia dell'arte italiana e si propongono quale prezioso strumento didattico per le giovani generazioni.
La mostra fotografica - allestita lungo il percorso espositivo museale da Attilio Varacalli e Giuseppe Marrapodi - racconta il paesaggio aspromontano e quello costiero della Locride, luoghi strettamente collegati l’uno all’altro da millenni.
109 anni fa, il 18 maggio del 1911, Paolo Orsi, illustre archeologo trentino, tra i padri della ricerca archeologica moderna, scopriva, nell'area di Punta Stilo, a Monasterace Marina, i resti di un monumentale tempio dorico periptero (V sec. a.C.).
Il Museo e Parco archeologico "Archeoderi" partecipa a MuseumWeek 2020 e per l'hashtag d’esordio #EroiMW non ha dubbi: gli eroi sono loro... oggi come ieri, nel 2020 come nell'antichità.