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Approfondimenti

Reggini celebri

Corrado Alvaro

Corrado Alvaro (1895 - 1956) nasce a San Luca in Calabria, studia in un collegio di Gesuiti. Partecipa alla prima guerra mondiale durante la quale, viene gravemente ferito. Si dedica al giornalismo sin da giovanissimo con i giornalini universitari e scolastici, la carriera da professionista la inizia con "900" e dopo la caduta del fascismo dirige il quotidiano "Risorgimento". Muore a Roma dove si era stabilito fin dagli anni trenta. Scrittore di vigorosa serietà morale, è il pessimista rievocatore di una sua mitica e cara Calabria. Pur essendo infatti un intellettuale aperto all'Europa, grazie ai suoi soggiorni all'estero ed i suoi incarichi lavorativi sopratutto in Francia, egli è profondamente radicato alla sua terra e sin dalle prime opere manifesta la necessità di narrare la realtà umile, povera e dolorosa della Calabria sempre con i toni lirici ed evocativi di chi vive oramai lontano. Tra le altre opere di Corrado Alvaro: "Poesie grigioverdi", "L'uomo nel labirinto", "L'amata alla finestra" e "Vent'anni".

 

Gianni Versace

La casa di Gianni Versace

Gianni Versace, nacque nel 1946 a Reggio Calabria. I primi contatti col mondo della moda li ha avuti da ragazzino lavorando nell'atelier della madre, nel 1972 si trasferì a Milano, dove disegnò per Complice, Genny e Callaghan. Fu eccezionale figura d'avanguardia nella moda internazionale, protagonista della nascita del pret-à-porter italiano. Gianni Versace s'impegnò a collegare la moda elegante a quella sportiva, quella maschile alla femminile, dando vita ad uno stile ed un "vestire italiano" che ha dato lustro e successo all'italianità nel mondo. Realizzò molti costumi teatrali, in particolare per i balletti di Maurice Béjart, e produsse anche accessori e profumi, capi di abbigliamento intimo e per bambini. Fu assassinato nel luglio del 1997 davanti alla sua villa di South Beach, a Miami.

Fotografia di Phillip Pessar, CC BY-SA 2.0

 

Tommaso Campanella

Nato a Stilo sulla jonica nel 1568, suo padre era "u scarparu" ovvero il ciabattino, Tommaso Campanella fu uno dei letterati più famosi del tempo. Domenicano, filosofo, fu accusato di congiura contro il governo spagnolo. Processato e condannato, rimase in carcere per 27 anni, morì a Parigi il 21 Maggio 1639. Tommaso Campanella fu naturalista e studioso di Telesio e Giordano Bruno, dei quali ne divulgò le teorie. Per i suoi studi su Telesio e per il preciso atteggiamento contro la filosofia di Aristotele, insospettì i suoi superiori e subì ulteriori processi per eresia tra il 1599 e il 1626. Le varie vicende lo portarono a cambiare spesso residenza, Napoli, Roma, Firenze, Padova, nel 1598 rientra a Stilo ed infine si stabilisce a Parigi dove trovò tranquillità e libertà di pensiero con i favori del Cardinale Richelieu. Tra le sue opere: De sensu rerum, Metaphysica, La città del sole, ovvero la sua Stilo, Apologia pro Galileo, Theologia, De nomine, Poesie filosofiche ed altre ancora... Celebre il verso di un suo sonetto, "Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia".