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Le Sirene dantesche nell'artigianato locrese
Il Museo archeologico di Locri, per la 1° edizione del Dantedì, propone, sui suoi canali social, un rimando all'Ulisse dantesco e al canto ammaliatore delle Sirene con una produzione degli artigiani locresi che abitavano nel quartiere di Centocamere.
In sintonia con il museo di Vibo Valentia, il Museo archeologico di Locri, per la 1° edizione del Dantedì, propone, sui suoi canali social, un rimando all'Ulisse dantesco e al canto ammaliatore delle Sirene con una produzione degli artigiani locresi che lavoravano ed abitavano nel quartiere di Centocamere, oggi visitabile nell’area del parco archeologico di Locri: balsamari in terracotta di diverse dimensioni, conformati a sirena caratterizzata da una lunga capigliatura a trecce e orecchini discoidali con funzione di ex voto dedicati a Persefone regina degli Inferi, agli specchi in bronzo il cui manico riproduce le fattezze di questa suggestiva figura che con il suo canto irretiva gli uomini. Produzioni che tra VI e V secolo a.C. costituiscono una delle espressioni più caratteristiche dell’artigianato locrese.
L’intento è quello di creare un fil rouge - soprattutto in un momento così difficile per la nostra società - tra i musei calabresi e il loro ricco e sfaccettato patrimonio, testimoniando la presenza di manufatti raffiguranti le Sirene esposti lungo il percorso espositivo.
Data: 25 marzo 2020
Luogo: Locri, Museo e Parco archeologico nazionale di Locri
Orario: Temporaneamente chiuso ai sensi del DPCM 8/3/2020
Telefono: +39 0964 390023
E-mail: pm-cal.locri@beniculturali.it
In sintonia con il museo di Vibo Valentia, il Museo archeologico di Locri, per la 1° edizione del Dantedì, propone, sui suoi canali social, un rimando all'Ulisse dantesco e al canto ammaliatore delle Sirene con una produzione degli artigiani locresi che lavoravano ed abitavano nel quartiere di Centocamere, oggi visitabile nell’area del parco archeologico di Locri: balsamari in terracotta di diverse dimensioni, conformati a sirena caratterizzata da una lunga capigliatura a trecce e orecchini discoidali con funzione di ex voto dedicati a Persefone regina degli Inferi, agli specchi in bronzo il cui manico riproduce le fattezze di questa suggestiva figura che con il suo canto irretiva gli uomini. Produzioni che tra VI e V secolo a.C. costituiscono una delle espressioni più caratteristiche dell’artigianato locrese.
L’intento è quello di creare un fil rouge - soprattutto in un momento così difficile per la nostra società - tra i musei calabresi e il loro ricco e sfaccettato patrimonio, testimoniando la presenza di manufatti raffiguranti le Sirene esposti lungo il percorso espositivo.
Data: 25 marzo 2020
Luogo: Locri, Museo e Parco archeologico nazionale di Locri
Orario: Temporaneamente chiuso ai sensi del DPCM 8/3/2020
Telefono: +39 0964 390023
E-mail: pm-cal.locri@beniculturali.it